Scivola!

Si piantò un cavatappi nel cervello. Girò e girò, aspettandosi che qualcosa, come una bottiglia di vino, uscisse da qualche parte. Tipo delle idee, dei pensieri, invece bussarono alla finestra. Il Re Pinguino si presentò.
-Sono il Re dell’Inferno. Sono venuto a prenderti. Ma prima ti farò vedere il segreto dell’universo. Vedi? Questo è l’universo. E’ la spirale geometrica di Fibonacci. E’ un’esplosione frattale, una rotazione in bilico enunciante l’equilibrio del disordine. Sono onde, suddivisibili in derivate di Fourier. E’ movimento. Un continuo su e giù.
Il cavatappi giaceva immobile sul tavolo. Il Re Pinguino continuò.
-L’infermo è freddo, immobile. Ma soprattuto vuoto. E tu sarai l’unico abitante. Anzi, saremo io e te… per l’eternità!
-Signor Pinguino… facciamo così, lei ora mi fà un autografo e io le manderò una
cartolina di tanto in tanto…
-Anche qualche sardina…
-Affare fatto!
Richiuse il cervello. Appurato che l’inferno non è poi così malaccio, si svegliò dall’incubo.
-Cavoli! E’ pericoloso addormentarsi sulle montagne russe!