Sherpa

1494287468.jpg Eustorgio si confida con un amico in merito a certe questioni del cuore, ovvero a come si riesca a capire se il sentimento per la persona amata sia captativo piuttosto che oblativo. Eustorgio credendo che il suo fosse più captativo che oblativo un giorno decise di portare la sua innamorata a fare un’escursione sull’Everest. La compagna accettò di buon grado ed Eustorgio ne fu molto contento, lei dimostrò di seguirlo “in capo al mondo”. “Ecco ora sei soddisfatto?” gli chiede l’amico. “Guarda non sò se sono soddisfatto, però almeno ho finalmente capito cosa significa amore oblativo”. “Scusa puoi spiegarlo anche a me?”. “Vedi, durante il viaggio lei si è innamorata di una delle nostre guide, uno sherpa nepalese molto gentile e si sono spostati. Ora io sò che lei è felice, quindi se io l’avessi amata oblativamente ora sarei gioioso, anzichè essere tristissimo…”. “Eh, come ti capisco Eustorgio! Non si finisce mai di imparare, l’italiano è una lingua molto difficile!”.
Pubblicato in Senza categoria | Contrassegnato , , , , | 2 commenti

Parole

1553659752.jpgFateci caso perchè è incredibile: le persone parlano… e a volte parlano a noi. Attenzione, dico “a noi” e non “con noi”. Ci raccontano infatti esperienze capitate a loro. La cosa incredibile è che perlopiù ci comportiamo come se stessero parlando “con noi”, difatti noi rispondiamo nel merito di come “noi” ci saremmo comportati nei loro panni. E quelle persone che stanno parlando “a noi” non vogliono ascoltare quello che abbiamo a dire loro, bensì ci inteloquiscono domandandoci se stiamo davvero “ascoltandoli”. Insomma, le persone non hanno necessità di confrontarsi con noi, stanno semplicemente “esternando” ciò che gli è capitato. Ed è così difficile non proporre la nostra opinione che le poche persone che riescono a farlo riescono addirittura a farsi pagare!
Pubblicato in Umorismo | Contrassegnato , , , | 5 commenti

Estate

954171768.jpgL’estate è perfetta per oziare. A settembre quando le vacanze saranno finite, ci si potrà deprimere con più gusto pensando di averla trascorsa senza aver fatto alcunchè di buono.
Pubblicato in Umorismo | Contrassegnato , , , , , , | 4 commenti

Birra

db1aab6c2ef4310c0a798586def1a5ce.jpgDa che mondo è mondo, l’uomo ha trovato mille vie di fuga per fuggire dalla triste realtà. Attraverso le droghe come l’oppio, oppure tramite l’oblio del vino, oppure con entrambe simultaneamente. Anche il sonno produce quella necessaria e ristoratrice dimenticanza che è propria del dormire. Viviamo, esistiamo, ma per qualche ragione la vita ci rammenta le fatiche, le tristezze di qualcosa che manca, la malinconia di chi non c’è più, o il romantico pensiero di chi ancora non c’è. Quando mi sento demoralizzato, l’unico pensiero che riesce a rinvigorirmi è l’immensità del cosmo. L’idea cioè, che le menti più brillanti del nostro intero pianeta, non siano ancora arrivati a capire di cosa sia composto il novanta percento della massa che costituisce l’universo. E allora fantastico che potremmo essere semplicemente immersi in un gigantesco oceano alcolico e questa cosa mi fà sbarellare di gusto.
Pubblicato in Umorismo | Contrassegnato , , , | 4 commenti

Gravità

e34e2b6f184fef51561bcb02800e0153.jpgLa Terra gira intorno al Sole attratto dalla sua forza gravitazionale. Le radici delle piante sono legate alla terra ove possono crescere in tutta tranquillità. I quadri sono appesi alle pareti grazie a dei piccoli chiodi infissi nel muro. I ragazzi fanno l’occhiolino ammiccando alle ragazze e a volte anche viceversa. E’ evidente, è una delle leggi fondamentali della Natura. Ogni cosa, essere vivente, animale, pianta, grande o piccolo che sia, è collegata ad un’altra che è suo proprio sostentamento e appiglio principale. Ora che mi stò dondolando ad una parete verticale, attaccato a tre mie sole dita, vorrei proprio capire chi ha inventato il freeclaimbing. 
Pubblicato in Umorismo | Contrassegnato , , , | 2 commenti

Guru

29ef4eae893cde7fad524dd20deeee1a.jpgIl guru seduto a gambe incrociate al centro della stanza parla ai giovani discepoli: “Dio è amore, amore è libertà. Dio vuole che noi diventiamo liberi creatori come lui stesso. Ci fà nascere legati ad un cordone ombelicare, legati a vincoli, leggi e regole, per imparare ad abbandonare la vita e sentirci liberi di morire e rinascere come Dei a nostra volta. Liberi di ritornare a lui, ovvero a noi stessi. Liberi non di morire, bensì di liberarci dal vincolo della reincarnazione, solo così diventeremo immortali. Liberi di creare, liberi di amare. L’odio invece vincola, costringe e ci fà soffrire”. Ermippo non seppe trattenersi e al discepolo accanto a lui confidò: “Bhè, io mi sentirei libero di essere violentato da una cinquantina di belle ragazze”.
Pubblicato in Umorismo | Contrassegnato , , , , | 7 commenti

Insalata

d323e024177b2f753ce9dc900b88f36d.jpgMi piace un sacco l’aceto balsamico sull’insalata. Così denso e dal profumo invitante. Così graziosamente adagiato sulle verdi foglionine che anche l’occhio ne è appagato. Quelle simpatiche macchioline scure che nascondono molto bene i brutti piccoli insetti.
Pubblicato in Umorismo | Contrassegnato , , , | 3 commenti

Economia

92c0cbe73a6c6cd5a19450a9ab646a89.jpgSono triste e profondamente demoralizzato, non mi sento più tutelato dalla legge. Nè ovviamente, da questo Stato, ormai capeggiato da vecchi industriali rimbambiti. Fatto stà che oggi mi trovavo in banca e stavo controllando il mio estratto conto. Improvvisamente ho percepito un urlo di dolore che mi ha trafitto il cuore. Ebbene, mi sono ritrovato sul conto corrente duecentomila euro in più! Ora che cosa gli racconto al mio commercialista?!
Pubblicato in Umorismo | Contrassegnato , , | 1 commento

Punti di vista

a000870a70e65617991370ec3f74b606.jpgEmilio è un bambino, è un bambino di sei anni. Ad Emilio piace giocare a palla. Emilio cammina per strada. Vede un sasso, gli dà un calcio. Non era un sasso. Era una merda di cane. Emilio aveva un sogno. Ora quel sogno si è sbriciolato, ed è un pò sulle sue scarpe ed un pò sul marciapiede.

Pubblicato in Umorismo | Contrassegnato , , , , , | 5 commenti

Telemarket

09f31aefceb41c8ad359e55f256798bd.jpgEmpirio è appena morto. Dopo un lungo viaggio attraverso un tunnel nero, scorge una lucina che gli si approssima a forte velocità. La luce è calda e rasserena il suo animo di artista sofferente. Ha avuto una breve ma intensa vita sulla Terra, tanti peccati, molti rimorsi. La luce si spalanca ai suoi occhi di defunto, nuvole bianche e soffici si perdono all’orizzonte. Un grande portone dorato gli si fà incontro, è lui che gli si avvicina inconsapevolmente. Sulla soglia lo accoglie a braccia aperte un uomo molto anziano, una lunga barba bianca, pochi capelli, un grosso mazzo di chiavi alla cintura. E’ il buon san Pietro. “Dimmi Empirio, perchè ti sei ucciso?” lo interloquisce il mastro di chiavi. “Perchè ero povero… perchè avevo un figlio e non sapevo di che nutrirlo… perchè ero un artista stravagante… perchè ero solo un pittore… un bravo pittore ma sempre e solo un pittore ero…” si giustifica Empirio, triste della sua condizione, anzi, della sua ex-condizione di vita. Empirio era un pò anche felice, perchè si rendeva conto che nonostante la sua recente morte, egli era ancora ben vivo e pensante. Era confuso, non capiva bene dove si trovasse, nè del perchè di quella conversazione. “Empirio…” lo interrogò san Pietro “ma tu hai fatto solo un dipinto! Perchè ti sei suicidato?”. Empirio provò a rispondere guardandolo dritto negli occhi “Un quadro solo, è vero, ma cos’è l’arte? La qualità! Non la quantità! E in quel quadro ci ho messo tutto me stesso: le luci, la bellezza, i fiori, i colori, riflessi che contrastano la bruttezza della squallida vita che conducevo…”. San Pietro guardava nel vuoto di fronte a sè, come immaginando il quadro di Empirio “Si molto bello, lodevole, ma ancora non mi hai risposto… perchè ti sei ammazzato?!”. Empirio cercò dentro di sè la risposta, chiuse gli occhi e coraggiosamente esordì “Affinchè la mia unica opera venisse valorizzata economicamente oltre che esteticamente… l’unica opera che… un artista giovane, morto per amore del proprio figlio… almeno mio figlio non dovrà patire la fame…”. San Pietro annuì pensosamente. Si accarezzò la lunga barba bianca e poi prese Empirio a braccietto e passeggiando sulle nuvole gli parlò “Guarda, morto sei morto, quindi è giusto che tu sappia la verità…”. Empirio lo guardava attento, buttando ogni tanto lo sguardo alla sua sinistra, ove finiva la nuvola su cui i due camminavano. Allargò gli occhi per lo stupore che il precipizio gli procurava. San Pietro proseguì “…il tuo quadro, anzi il tuo UNICO quadro è andato… distrutto, distrutto nell’incendio che hai appiccato per suicidarti… quindi?”. “Quindi… cosa?” lo interrogò Empirio sentento le gambe cedergli nonostante fosse già morto. “Quindi dimmi, che cosa hai imparato da questa esperienza?”. “Che è preferibile nascere ricchi…?”, “No! A Dio non interessa che tu sia ricco o povero, Lui ti ama comunque”. “Che il suicidio non è una soluzione…?”, “No! Che tu muoia prematuramente per mano tua, oppure di vecchiaia, a Dio non interessa, Lui ti ama comunque”. “Che non si possono fare dei progetti tentando di prevedere il futuro…?”, “No! Che tu faccia degli sbagli o che tu segua la retta via, Dio ti ama comunque”. “Che l’arte non paga?”, “No! …allora, ti arrendi?”. “Ok, mi arrendo” disse Empirio che ormai si stava spazientendo, oltre che essere felice di essere vivo, e triste che era morto inutilmente. “Ok mi arrendo!” ripetè Empirio con enfasi affinchè gli venisse concessa la risposta, che folgorante san Pietro gli rivelò. “Ebbene, sia che tu viva, sia che tu muoia, non c’è mai nulla da imparare che Dio non sappia già!” e san Pietro, districandosi fulmineamente dal braccio di Empirio, lo spinse con forza scaraventandolo di lato affinchè egli, perdendo l’equilibro, attraversasse le nuvole ricadendo verso la sua prossima reincarnazione. 
Pubblicato in Umorismo | Contrassegnato , , , , , , | 6 commenti