Ci sono giorni che non so cosa fare, come oggi. Sto lì come imbambolato davanti al niente. Allora mi sono messo a fare un po’ di meditazione, anche se non ci ho mai provato. Metto della musica tibetana in sottofondo, spengo la luce e accendo una candela. Me ne sto fermo ad osservarne la fiamma. Ad un certo punto scorgo attorno alla candela dei piccoli globi luminosi che fanno ondeggiare la fiamma. Stupefatto intuisco che i globi si muovono al ritmo della musica e che posso prevedere il movimento che farà la fiamma in anticipo. Mi entusiasmo immediatamente, sento un ricordo atavico risvegliarsi dentro di me, è il significato del termine “corrispondenza”. Che poi è la stessa cosa di quando mia mamma mi urla per andare a cena, come adesso ad esempio. Significa cioè che ho appena trovato qualcosa di interessante da fare e che devo interromperla.
Reposta per primo quest’articolo