Obelisco

4a4eea82c181ec92c4e9dffe3ef01c13.jpgStava morendo. Il medico gli aveva dato ancora poche settimane. Forse solo giorni. Ma lui rideva. Disteso sul suo letto, rideva e rideva. Nella stanza illuminata dal sole rideva. Un riso bonario, allegro, non triste o di malinconia. Rideva della gioia di vivere. Rammentava un particolare. Una festa popolare in cui persone sommesse portavano sulle proprie spalle la statua di una madonna. Il suo riso non era di scherno, era di felicità. Solo ora capiva. La gente seria seguiva la folla, quasi sommessamente piangeva. Solo una ragazza in disparte sorrideva. Lui pensò che lo facesse per farsi beffa della processione. Ma non era così. E ora anche lui rideva. Quella statua. Trasportata a fatica il 21 di marzo. Le lacrime dal ridere gli bagnavano le guance. Era un fallo! La statua era un enorme e simbolico pene rivolto verso il cielo. Ma queste sono cose segrete, che non si devono dire. Tutti erano tristi. E lui non aveva capito! Ma ora rideva, era la primavera! La nascita, la nuova resurrezione della Madre Terra… E rise e rise, finchè emise un lungo e roboante peto. E spirò così, felicemente con il sorriso sul viso.

Obeliscoultima modifica: 2007-06-12T20:00:00+02:00da agrauwin
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