Angelo

288dc4f0251a1ac0e1c1f7c9eabe04ba.jpgMe ne stavo quatto quatto appartato in un angolo, come sempre. Sapevo che stava tornando. Sentii la serratura della porta girare sotto le mandate della chiave. La porta si aprì ed Aristide entrò nella piccolo cucina. Aveva la faccia stanca, forse aveva trascorso una giornata impegnativa a lavoro. Lo vidi appoggiare tre libri sul tavolo. Poi aprì il frigoriferifero e si mise a cucinare. Era al lavello vicino alla finestra. Con un lungo coltello affettava qualcosa. Poi si voltò verso di me. Si voltò di nuovo verso il lavello e lanciò un urlò. Le sue mani erano coperte da un liquido rossastro. Aprì il rubinetto facendo scorrere l’acqua e con grande agitazione vi mise le mani sotto. Se le portò vicino agli occhi osservandole con cura. Si avvicinò a me, quasi mi avesse notato, invece prese uno strofinaccio appoggiato alla sedia accanto alla mia. Si asciugò le mani e se le osservò ancora con attenzione. Gettò uno sguardo verso il lavello ed esclamò sottovoce: “Maledetta barbabietola…”

Angeloultima modifica: 2007-06-19T20:30:00+02:00da agrauwin
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