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Silenzio
Preferisco le persone taciturne, mi appaiono belle e misteriose. Anche i loro movimenti armoniosi e misurati fanno trasparire la loro modestia. Le poche volte che aprono bocca poi, dicono frasi tipo “oggi fà freddo” o cose simili… così banali che sembrano dei santi.
Mela
“Per iniziare a vivere nella perfezione dobbiamo anzitutto eliminare i nostri sensi di colpa. Per far ciò è necessario risalire alla loro causa originaria che può, a volte, addirittura essere localizzata in una vita precedente”. Ecco come può essere sintetizzato il pensiero di Brian Weiss, psichiatra e terapeuta statunitense, che cura i suoi pazienti tramite l’utilizzo dell’ipnosi regressiva. Introducendo il concetto di reincarnazione viene introdotto (o meglio re-introdotto) il concetto di anima eterna, anima che sperimenta, sbaglia e si perfeziona. Creatrice immortale e co-creatrice dell’ anima universale divina. Vuoi vedere che tutti i mali della nostra società odierna sono riconducibili a quando mangiammo quella famosa mela nel paradiso terrestre?!
Pubblicato in Umorismo
Contrassegnato perfezione, reincarnazione, umorismo, weiss
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Colomba
Erminio stava svolgendo una ricerca in merito al concetto di Perfezione. L’unica cosa che gli veniva alla mente era l’accostamento con la forma indicante la perfezione, ossia la Sfera. Ma oltre a ciò non riusciva ad andare. Pensava alla Bellezza, alla Purezza, al Bianco. Allora Erminio si addormentò e sognò una colomba. Una colomba bianca che si andò ad appollaiare sopra la testa di una donna nuda. Si svegliò di soprassalto e si ricordò di un vecchio libro impolverato sopra uno scaffale. Cercò una pagina seppellita nei suoi ricordi, e vi trovò la foto di Ba’alat, la dea della città di Byblos. Ora, tutti sanno che Byblos ha a che fare con la parola “biblioteca”, ovvero dove vengono conservati i libri. Ma Byblos in origine era chiamata “bublos”. Era una città fenicia, ove gli antichi greci vi si recavano per comprare i bulbi, cioè quelle piante che venivano utilizzate per fare le pergamene. Forse non tutti sanno che la città di Byblos era leggendaria poiché vi si credeva fosse la città più antica del mondo, fondata nientepopodimeno che da Crono in persona, il titano figlio di Zeus incaricato di controllare il Tempo. Ma non è finita qui. Sempre a Byblos vi si trasferì Thot in persona e in quella città egli inventò la scrittura. In Grecia la dea Ba’alat, cioè la divinità della città di Byblos, veniva chiamata Baaltis, che viene più comunemente identificata con la divinità pan-semitica Ashtar e parimenti con la dea Afrodite. Infatti i greci associavano Astarte con Afrodite, la dea dell’amore, che era simbolizzata da una colomba. Perché la dea dell’Amore, cioè Afrodite, cioè Ba’alat, cioè Venere, veniva associata all’idea di bellezza? All’idea di perfezione? E perché l’idea di perfezione è dunque associata alla città di Byblos? Forse il Tempo, la memoria, i libri, il bianco del foglio, sono tutti intimamente connessi? E’ come se qualcuno dal profondo del Tempo, dal suo inizio, dalla sua creazione voglia comunicare a tutti noi che la Perfezione è l’Amore che ci viene trasmesso. Il primo atto è un atto d’Amore, e l’utilizzo più sacro della memoria è appunto quella di farci ricordare, ogni volta che siamo nel dubbio, che tutto ciò di cui siamo fatti e di cui maggiormente necessitiamo non è altro che Amore. Dato che Erminio però stava svolgendo la sua ricerca per capire se poteva esserci un nesso tra l’umorismo e la parola “perfezione” si chiedeva appunto dove mai potesse esserci un collegamento. Gli pareva anzi trattarsi di una cosa piuttosto seria tutto questo fatto della creazione e dell’amore. Dov’era il divertimento in tutto ciò? Come poteva lui, Ermino, estrapolare qualcosa di pur vagamente ironico in questa faccenda di Byblos, di Crono e di tutto il resto? E fu allora che udì in lontananza una voce, flebile ma dal tono basso, imperioso e appena percettibile al tempo stesso :”Ma secondo te, una donna nuda con in testa un uccello ti sembra una cosa seria?!”.
Cervello
Il cervello con le sue cellule gliali, i neuroni, le sinapsi e tutta quella roba mi fanno impazzire. Il cervello è immerso nel grasso, è fatto di grasso, una roba tutta bianca e molliccia. L’ 80% del calore del corpo viene dissipato dalla testa. In situazioni di forte concentrazione il cervello arriva a bruciare da solo ben 400 chilocalorie all’ora. Per smaltire le abbuffate delle feste Natalizie avreste mai immaginato di trovarvi nel dubbio se sia meglio un’ora di cyclette oppure un’ora di Schopenhauer?
Natale
C’è qualcosa di finto nel Natale. Babbo Natale non esiste e nemmeno la Befana. Tutti devono sentirsi più buoni come in una di recita collettiva. Ma chi è che ancora non sà che la Stella Cometa inseguita dei Tre Re Magi non è altro che Sirio? Che il 25 Dicembre è allineata con le tre stelle della Cintura di Orione esattamente nel punto in cui sorge il Sole? Chi non sà che queste tre stelle vengono chiamate i “Tre Re”? E chi ancora non sà che la Vergine è il simbolo della costellazione Virgo rappresentata da una M? Vi dice niente il nome Maria? E che la costellazione Virgo è la traduzione di Bethlehem, cioè “Casa del Pane”? E che i giorni 22, 23, e 24 dicembre sono i giorni più bui dell’anno, e che il Sole rinasce allungando di un grado la sua corsa nel cielo proprio il 25 Dicembre? E come se tutto ciò non bastasse, alla fine vogliono farci credere che gli astri non influiscono sulla nostra vita.
p.s. E visto che è Natale vi lascio un regalo
Lampione
Era buio e faceva freddo, una classica serata invernale. “Oggi è il giorno perfetto, c’è sempre la prima volta per tutto”. Attraverso la nebbia, un lampione illuminava debolmente la stazione del treno, il treno arrivò. Solo quella ragazza scese dal treno, mi vide. Iniziò a piovere, non avevo l’ombrello così mi infilai il berretto nero. Le andai incontro infilandomi la mano dentro la giacca, lei spaventatissima scappò via. Paralizzato sul posto lasciai cadere a terra il fiore che avevo tenuto riparato dal freddo.
Rifugio
C’era una volta un giovane uomo che voleva starsene da solo. Egli si disse “ho bisogno di tempo e calma per poter riflettere su me stesso, su chi sono e perchè sono nato. Mi rifugierò in una caverna”. Così fece e trovatola vi si addentrò, convinto di essere al sicuro e al riparo, dal tempo atmosferico e dalle genti tutte. Venne un forte terremoto e le pietre caddero dal soffitto. Appena in tempo l’uomo riuscì ad evadere. “Me ne andrò in mezzo al mare, sopra una barca” ragionò. E così, essendosi costruito una piccola imbarcazione, si allontanò dalla costa. Ben presto un’onda anomala lo travolse e pensò “andrò a nascondermi in mezzo al deserto”. Ma la sfortuna lo perseguitava e una tempesta di sabbia lo travolse. Ed ecco che comparve lo Spirito del Deserto “Oh uomo! ti darò l’occasione da te cercata, ecco qui una lampada ad olio vuota, nasconditi qua dentro”, con grande stupore l’uomo osservò lo Spirito e non facendosi scappare quell’occasione si tuffò attraverso la piccola apertura della lampada. E lì vi rimane da moltissimo tempo. Ancora oggi quando qualcuno riesce a farlo uscire dalla sua lampada strofinandola tre volte egli è così impaziente di tornarsene al suo nascondiglio che gli promette di esaudire tre desideri, per poi scomparire nuovamente. Nessuno gli ha ancora chiesto se alle sue domande ha trovato una risposta.
Posta
Al caldo e al riparo nella propria casina, Edoardo si imbattè nella parola “solipsismo” e ragionando dovette ammettere che “in fondo è vero, tutto ciò che esiste che vedo e percepisco, è creato dalla mia coscienza. E’ filtrato dai miei sensi e raggiunge quella parte interiore di me che la riconosce come realtà esterna. Senza un dentro non esisterebbe un fuori”. Uscì di casa con una nuova luce negli occhi, come una persona che abbia scoperto un nuovo mondo. Passò davanti alla cassetta della posta e ritirò le buste che vi erano all’interno. “Ecco, ora mi piacerebbe proprio capire da quale parte di me stesso provengono le bollette del gas, della luce e del telefono”.
Cometa
Milioni e milioni di anni fà la Terra era una enorme palla di terra. Mancando le pozze d’acqua nessuno ancora poteva prevedere il futuro. Poi arrivarono le comete e la Terra cominciò a riempirsi d’acqua. L’acqua evaporò e così si creò il cielo. Alcuni germi si crearono nel fango, altri vennero trasportati dalle comete (che nonostante il cielo continuavano ad arrivare). In molti si svilupparono. La maggior parte dei terrestri sostengono di venire dai pesci, qualcun’altro di provenire dallo spazio.